La mia versione di Roma

E’ da tempo che non scrivo. Dopo l’entusiasmo iniziale non riuscivo a trovare qualcosa di ” diverso” su cui puntare : sui social e online ci sono così tante pagine che parlano di Roma che sembrava tutto così banale.

Ci ho riflettuto e sono arrivata a una conclusione. Io scrivo più che altro per me e mi fa piacere se a qualcuno questo può interessare ma non mi propongo di condizionare, vincolare o determinare in alcun modo le scelte altrui. Questo sito è la mia versione di Roma, di nessun altro.

Inizialmente

Ho iniziato a scrivere qua per raccontare la mia ” Roma”, lo facevo già su Splinder prima che chiudesse e senza specificare chi fossi. Ora a 36 anni, ho la convinzione, di non dover dare spiegazioni a nessuno , quindi eccomi qua .

Ricordi

Sono arrivata a Roma tanti anni fa ormai, nel lontano 2000 . Non che prima non ci fossi mai stata ma in quell’anno, per la prima volta, ho messo piede nella capitale da sola.

Per chi è nato qua sembrerà una banalità , ma Roma non è una città qualsiasi , non è una città come le altre in Italia non è una città semplice.Per niente.

Lo confesso, la prima volta che dalla stazione Termini sono arrivata in un aula universitaria da sola, mi sono chiesta chi me lo avesse fatto fare.

Troppa gente, troppo caos, troppe lingue, troppi odori, troppo di tutto .Prima che me ne accorgessi,però, ho iniziato a camminare velocemente come tutti gli altri e a salire su tram che neanche sapevo dove portassero, a prendere le metro senza riflettere su dove stessi andando e sono entrata nei meccanismi che solo in una grande città puoi trovare .

Giravo. Tanto avevo il mio ” tutto città ” sempre a portata di mano.Perché non è che esistesse google maps  all’epoca, eh ?!

Mi sentivo sola in una città superaffollata, io e il mio carattere strano giravano alla scoperta di qualcosa . E questa città non finiva mai.Ad ogni angolo, ad ogni via, ad ogni metro c’era qualcosa .

All’epoca mi piaceva leggere, trascorrevo più tempo nella immensa libreria della stazione Termini, che in qualsiasi altro negozio. Non potevo fare foto come ora ma mi appuntavo tutte le cose strane che vedevo. Ho sempre scritto in vita mia, in un modo o nell’altro. Ero davvero la curiosità fatta persona e Roma sapeva stupirmi. Non ho sempre avuto esperienze positive, ne grandi avventure da gestire ma era piacevole per me anche la cosa più insignificante. Un esempio? Ho scoperto solo allora che esistevano negozi che vendevano solo ed esclusivamente penne .

Un pò mi opprimeva tutto questo, un pò mi rattristava ma poi capitavano giorni in cui uscivo dai laboratori di progettazione a Fontanella Borghese,durante le sere di dicembre , per rientrare attraversavo via dei Condotti fatta di luci e Natale. Passava tutto.

Cambiamenti

Roma per me è stata ed è questo: è una marea di ricordi che si confondono dietro alle luci, le strade e i rumori. E’ la malinconia della fermata del tram, la serenità di Villa Borghese in primavera, la musica di Campo de’Fiori la sera d’estate. Fare foto ovunque, perché tutto è bello: anche i sampietrini che hanno rovinato tanti dei miei tacchi. Era il mercatino della Befana a Piazza Navona, il gelato di Fassi e il maritozzo con la panna che mio marito sposerebbe se potesse al posto mio . Sono i vicoli, gli alberi, i turisti ovunque .E’ il traffico ad ogni ora del giorno e della notte e il raccordo costantemente bloccato .

Le chiese, migliaia, ovunque, una più bella dell’altra. Roba che neanche sui migliori canali di Arte e Architettura trovi tutta insieme, tutta a portata di mano.

E oggi ?

Roma è il posto in cui Le vele di Calatrava si sono trasformate in un ecomostro incompleto. Calatrava : uno di quei nomi che sui miei libri erano icone sottolineate mille volte e che altrove, a Valencia qualche anno fa ad esempio, ho visto grandiosi come davvero meritano .

Ci vivo vicino a quel progetto che non so quante volte ho visto e rivisto sui libri . La sotto ci vado a correre (passeggiare, diciamo così)  d’estate . E’ come una ferita aperta all’aria e alla rovina.

E poi c’è la nuvola di Fuksas : sembrava un miraggio . A un esame scelsi di parlarne, fu un 28 e il mio primo cd multimediale quando ancora si usavano i collegamenti ipertestuali. Preistoria a pensarci oggi .

A Roma c’è Meier con la Chiesa di Dio Padre Misericordioso all’Alessandrino che è bellissima, almeno quanto il Museo dell’Ara Pacis . Le luci perfette e il cemento sporco di smog. C’è Zaha Hadid e il MaXXI . C’è anche Renzo Piano ma l’Auditorium non è il mio posto preferito.

A Roma nel 2002 ho visto dal vivo Tadao Ando ricevere la sua laurea ad Honorem in facoltà , ho assistito a una lezione fatta da Piero Angela seduta a terra nell’aula Magna di Valle Giulia perché i posti erano finiti e non mi andava di non esserci . Avessi avuto all’epoca modo di registrarlo.

Ho fatto km a piedi durante gli scioperi o anche perchè volevo vedere quello che c’era strada facendo.

Ripensandoci

In questa città ho lasciato andare tante cose che avrei voluto tenere. Ci ho perso un pezzo di me stessa e ne ho riconquistato un altro.

Nel bene e nel male questa è la mia Roma.

E’ la Roma dei concerti allo stadio, al Palalottomatica o in piazza. La Roma di mio marito che è un tifoso romanista nel dna e guai a chi gliela tocca la sua città, ma anche la sua squadra. E’ la città dei mille musicisti per strada, alcuni dei quali supererebbero in bravura tante hit alla radio . E’ la Roma del mare ad Anzio e del fresco d’estate a Frascati. Del passeggiamo al Colosseo, tanto parcheggiamo a Colle Oppio. E’ la cacio e pepe che mio marito si ostina a prendere ogni santa volta che ci avviciniamo a Testaccio (e io non mangio formaggi )e non solo la , dei carciofi che mangerei anche una volta al giorno in ogni modo. E’ la Roma di tutte le volte che sono stata in Vaticano e il desiderio costante di tornarci. Di riuscire finalmente a entrare ai Musei Vaticani e alla Cappella Sistina .

La mia è la Roma dove ho trovato l’uomo che mi sopporta e un’amica che vive a 300 metri da me ma che sento più al telefono che di persona.

In verità

Sarò onesta, del tempo trascorso a Roma ho tanti rimpianti e molti brutti ricordi ma anche tante belle esperienze .

Una certezza ce l’ho. Tornassi indietro, la risceglierei ogni volta.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *