Se avete un pomeriggio a disposizione e il tempo è bello ( vi sconsiglio se fa molto caldo ) potete mettervi delle scarpe comode, dei pantaloni adeguati ( vi consiglio lunghi, causa sterpaglie ) e raggiungere Galeria Antica.
Arrivare a Galeria antica
Galeria Antica non è molto distante da Roma Nord. Risulta alquanto ingannevole arrivarci con Google Maps. A noi, per lo meno, ha dato questa impressione. Il navigatore ci portava avanti a un cancello chiuso , dove non c’erano ne indicazioni ne riferimenti .Ci siamo quindi spostati prima in una direzione poi nell’altra lungo la strada principale.
Abbiamo trovato un centro abitato e nella piazzetta delle persone del luogo che ci hanno spiegato come raggiungerla .
L’accesso a Galeria antica è proprio da quel cancello, l’auto va lasciata fuori senza ostacolare il la strada poiché passano mezzi agricoli da li . Il percorso a piedi è scomodo ma molto naturalistico.
Abbiamo seguito il consiglio alla lettera . Abbiamo lasciato la macchina fuori e ci siamo avviati.
Passeggiata nel verde
In alcune foto presenti nel video si nota la tipologia di percorso da fare: sterrato, pieno di erbacce in alcuni punti e abbastanza lungo. Il mio timore iniziale erano gli animali, ammetto: sentire abbaiare da lontano mi prospettava scene apocalittiche con cani randagi che ci inseguivano, ma non è successo niente di tutto questo. I cani erano di guardia alle strutture circostanti.
Successivamente ho pensato ai serpenti : ma è possibile che in tutta quella boscaglia potessero essercene? Perché io, furbamente, avevo preso in considerazione zanzare, api, grilli, insetti ma non i serpenti..
Se state pensando che penso a cose strane è possibile sia vero: guardare tanti film mi infervora la fantasia delle volte.
Torniamo a noi.
La città fantasma
Galeria Antica è oggi composta da ruderi, parti di una città fantasma completamente abbandonata agli inizi dell’800 si dice per una epidemia di malaria . C’è, attualmente, una illustrazione unica all’accesso del borgo, poi all’interno, il nulla. La sua storia è complessa, mostra strati di epoche e civiltà diverse.
I resti della città sono stati dichiarati , nel 1999, Monumento Naturale.
Si può camminare tra i ruderi, vedere il vecchio campanile, i resti delle chiese, il mulino o quel che resta delle abitazioni . La vegetazione ha invaso tutto e ha cristallizzato in un momento preciso quel luogo: rendendolo una sorta di labirinto naturalistico .
E’ da un lato affascinante, dall’ altro inquietante.
Stando a quanto successivamente letto, li vanno gruppi di scout o persone che si radunano per altre attività, tipo ad esempio il softair. A terra, in un paio di piazzole, ci sono resti di falò o tronchi messi intorno a pietre su cui probabilmente sono stati accesi dei fuochi. Dalle foto è evidente il passaggio umano: a dire il vero in alcuni punti, tocca dire purtroppo, qualche incivile ha abbandonato immondizia e rifiuti .
Quando andate in giro, rispettate sempre i luoghi che visitate. Portate indietro i vostri rifiuti e usate i secchi . Sempre .
Quando abbiamo iniziato a vedere croci capovolte disegnate e lumini lasciati qua e la , soprattutto in prossimità di accessi a cunicoli bui o incavi pieni di simboli e parole, abbiamo capito che forse anche altro veniva svolto li.
Al nostro rientro cercando su youtube abbiamo scoperto che si sospetta che vengano fatti dei rituali poco benevoli.
Ce ne siamo velocemente allontanati.
La Natura
Il fiume Arrone, sicuramente, è presente da li a poco, ma non siamo riusciti a raggiungerlo per svariate motivazioni.
Si sentiva il rumore dell’acqua ma non si capiva da dove provenisse. I sentieri erano pieni di rovi , c’erano buche anche profonde un pò ovunque, alcune non visibili immediatamente, e ad un certo punto siamo arrivati anche in prossimità di una sorta di burrone.
State attenti se andate, non sto esagerando se dico che il paesaggio non è lineare ma è pericoloso.
E’ una sorta di cimitero di un borgo antico che è stato sovrastato da una natura silenziosissima.
Se si resta in silenzio si sente solo il rumore del vento e delle foglie. Non è che sia stra popolato, anzi non lo è quasi per niente, il telefono non ha campo ed è lontano da abitazioni e paese.
C’è l’eco si potrebbe dire .
Il fantasma di Galeria
Già! Perchè per aumentare l’inquietudine e la fama da città fantasma c’è anche la storia del fantasma che pare si aggiri tra i ruderi. Durante le piene invernali, infatti, la leggenda narra che si muova tra i ruderi lo spettro del Fantasma Senz’affanni. Un cavaliere che in sella al suo cavallo bianco vaga ancora tra i resti cantando melodie per la sua amata .
Sarà stato il silenzio, il vento, la soggezione e il fatto che delle volte sembrava girassimo in cerchio a un certo punto sembrava ci fosse realmente un cavallo nei nostri dintorni.
Forse era il fantasma ma noi abbiamo preferito pensare fossero gli uomini che , al nostro arrivo, lungo la strada si muovevano con i loro cavalli diretti a una fattoria.
Conclusioni
Non dimenticate l’acqua. Non ci sono fontanelle se non all’ingresso .
Mettetevi un buon repellente per le zanzare addosso e restate sempre in gruppo.
Le buche sono davvero tante e nascoste da vegetazione e arbusti.
[Google_Maps_WD id=24 map=13]